Siamo stati contattati da un caro amico commercialista a cui un suo cliente, consulente aziendale, (che d’ora in poi chiamerò Luca ) ha chiesto aiuto. Luca ha proposto e venduto a un’azienda (d’ora in poi la chiameremo Matrix) la consulenza per il rating di legalità, non so a che prezzo, ma penso a poche centinaia di euro, avendo solo raccolto i dati e nulla più, senza i dovuti approfondimenti.
Cosa puoi chiedere al tuo cliente se gli proponi solamente di compilare un formulario di 16 pagine? Se già è un tuo cliente, forse 100/200 euro al massimo o forse anche gratis, per fare bella figura perché tu sei il consulente “tutto-sapere” e “tutto-fare”.
Compilato il questionario, l’azienda lo firma e lo spedisce, in attesa di avere il Rating di Legalità. Passa qualche tempo e intanto l’azienda controlla spesso la casella PEC per vedere se è arrivata una comunicazione di avvenuto rilascio del Rating con il numero di stelle corrispondenti.
In affetti, dopo qualche tempo, una mail arriva dall’Autorità Garante della Concorrenza, ma non quella sperata: rapidamente lo stato d’animo dell’amministratore della Matrix e dei suoi colleghi cambia radicalmente, convertendosi da speranza e curiosità in rabbia e delusione.
Infatti, l’Autorità, dopo le normali verifiche, comunica a Matrix che non potrà avere il Rating di Legalità, a causa di una condanna ricevuta in materia di sicurezza sul lavoro, dando la facoltà all’azienda di replicare per iscritto con le proprie osservazioni, entro 15 giorni di tempo, come stabilito dall’apposito regolamento del Rating.
La Matrix chiama il suo consulente Luca che, non avendo mai seguito un’ azienda nel percorso di ottenimento di Rating, non sa come muoversi…..e allora chiama il suo commercialista per cercare aiuto.
Quest’ultimo, non avendo mai seguito il tema, perché oberato da altre attività quotidiane e con onestà intellettuale studia il caso e ci contatta. Ci invia il materiale, i giorni passano -9 giorni -8 giorni -7 giorni alla scadenza per la replica, l’azienda comincia ad acquisire la consapevolezza che per l’amministratore sta scattando una denuncia per falso in atto pubblico (previsto da art.483 c.p.) e di conseguenza una denuncia alla Procura della Repubblica.
Le telefonate tra la Matrix e Luca sono sempre più frequenti e il tono si fa sempre più acceso. Luca capisce che se non risolve la questione perderà il suo cliente in toto, anche per gli altri servizi che è in grado di svolgere con professionalità. Dopo aver esaminato i documenti e avendone chiesti altri integrativi ci accorgiamo che nella compilazione del formulario vi è un altro errore, che ancora non è stato considerato dall’Autorità.
E’ arrivato il carico da novanta… Noi abbiamo inviato le nostre osservazioni al commercialista che ci ha contattato…vi terremo informati.
Cosa si può evidenziare da questa situazione?
- Consulente: non ha calcolato il rischio di vendere una consulenza che non conosceva. Risultato: CLIENTE PERSO.
- Azienda: mi fido del consulente “tutto-sapere” e “tutto-fare”. Risultato: non lo voglio più vedere.
- Amministratore di Matrix: è stato mal consigliato. Risultato: probabile denuncia alla Procura della Repubblica.
Il Rating di Legalità è un’OPPORTUNITA’ che non si coglie con una semplice compilazione del Formulario; piuttosto è un percorso culturale organizzativo e formativo da approcciare in modo serio e rigoroso; diversamente non conviene intraprendere questa strada.