E’ quasi pronto il codice di riforma degli appalti, che conferirà all’Anac tutti i poteri regolatori, mentre al governo rimarrà la funzione di programmazione degli investimenti.
Il nuovo codice degli appalti eviterà che si instaurino gare al massimo ribasso e, in queste prime fasi, si procederà con un periodo di transizione associato ad una «abrogazione progressiva» del vecchio regolamento man mano che saranno emesse le linee-guida dell’Anac; così facendo, sarà possibile evitare di bloccare i bandi e le opere in corso e allo stesso tempo si limita la possibilità di adottare il criterio del massimo ribasso in gara solo per piccoli contratti di manutenzione.
Il testo del decreto legislativo riformerà il mondo degli appalti anche grazie al recepimento delle Direttive UE. Le novità interessanti riguardano i sistemi di qualificazione: il testo prevede infatti «idonee misure di premialità connesse ai criteri reputazionali» per le imprese appaltatrici di lavori, un potere sanzionatorio rafforzato dell’Anac verso le Soa (società organismo di attestazione) e la possibilità di applicare diverse sanzioni pecunarie e amministrative per colpirne le distorsioni.
Degni di attenzione sono inoltre il «coordinamento con la normativa vigente in materia di rating di legalità», e l’istituzione di «un sistema reputazionale delle stazioni appaltanti teso a valutarne l’effettiva capacità tecnico-organizzativa sulla base di di parametri oggettivi e criteri di qualità, efficienza e professionalizzazione delle stesse».
In queste ultime settimane il governo si è concentrato sulla riscrittura dell’intera disciplina degli appalti pubblici, riducendone gli articoli da 249 a 214, in ossequio al principio della semplificazione e dell’alleggerimento normativo che anima il governo. L’obiettivo è arrivare a completare la riforma, approvandone il provvedimento, entro la data del 18 aprile – scadenza per l’esercizio della delega e per il recepimento delle direttive Ue.
La riforma del nostro codice degli appalti rappresenta per il paese la possibilità di dare una svolta al modus operandi sia dal punto di vista interno, perchè si prevede l’avvio diun nuovo sistema di investimenti pubblici a blindatura anticorruzione che giri intorno alla vigilanza e alla regolazione di Raffaele Cantone; che dal punto di vista europeo, perchè la riforma ricopre un ruolo fondamentale che agisce su uno dei punti più critici in questo momento: il rilancio degli investimenti.
In generale, riconoscendo il nuovo codice degli appalti un ruolo di rilievo per il Rating di Legalità delle imprese, ci attendiamo sicuramente che il numero di imprese richiedenti vada moltiplicandosi anche in conseguenza al varo della riforma.
State pensando di ottenere il ratin? La nostra GUIDA GRATUITA è disponibile per
- Capire cos’è e come funziona il Rating di Legalità;
- Verificare il livello di Rating della vostra azienda;
- Imparare un metodo da seguire per ottenere il Rating di Legalità.
Dubbi? Parliamone! Tel: 02. 320622772 – rating-legalita@bilanciarsi.it