Progetto sul Testo Unico per la Legalità

A seguito dell’approvazione definitiva del testo del Codice degli Appalti, è stato proposto il Testo Unico per la Legalità, un progetto di legge regionale che persegue l’obiettivo di accorpare tutte le normative regionali al fine di contrastare il rischio di infiltrazioni mafiose nel tessuto economico regionale.
Il progetto, caldeggiato dai vertici della Segreteria regionale Cisl, si compone di misure chiave che includono anche l’istituzione di un albo regionale (cosiddetto elenco di merito) delle aziende sane e certificate, che possa essere consultabile anche online.
Nelle parole di Ciro Donnarumma, della segreteria regionale Cisl, “il testo [del Codice appalti] ha raccolto molte nostre osservazioni: elimina le gare al massimo ribasso; in materia di subappalto, ripristina la soglia del 30% dell’importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture; introduce il rating di impresa, quindi per la prima volta si valuta la storia dell’impresa; si mantiene il rating di legalità, per misurare la correttezza dell’ impresa sia sul piano della qualità delle opere realizzate, sia sul piano del rispetto dei CCNL di lavoro, e quindi del pagamento dei contributi previdenziali […] Infine, per la prima volta in Italia s’introduce il dibattito pubblico. Infatti per le grandi opere pubbliche che possono avere un impatto ambientale e sociale sui territori diventa obbligatorio il ricorso alla procedura del dibattito pubblico. Novità molto interessante, naturalmente con la speranza che possa diventare opportunità di partecipazione e non un limite alla realizzazione dell’investimento”.
L’approvazione del nuovo codice è certamente uno stimolo per incoraggiare il processo di trasparenza, semplificazione, legalità, certezza di realizzazione delle opere, che può trovare continuità anche in Emilia-Romagna, specialmente alla luce dell’approvazione del Testo Unico per la Legalità.

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