Lo scorso 5 luglio la Giunta Regionale delle Regione Emilia Romagna ha approvato il Testo Unico sulla Legalità, con cui si propone di rafforzare il contrasto alle mafie e alla criminalità.
Il testo unico prevede:
- Semplificazione e riordino della normativa
- nuove misure contro usura e racket
- controlli su appalti
- sicurezza sul lavoro
- un osservatorio sulla criminalità
- azioni di prevenzione della corruzione
Il Testo unico sulla legalità è stato presentato dal presidente della Giunta Regionale Bonaccini e dall’assessore Mezzetti e verrà esaminato dell’Assemblea legislativa per l’approvazione definitiva entro l’autunno. Alla conferenza stampa tenutasi per la presentazione, è stato annunciato che il Testo, inviato per conoscenza alla Direzione nazionale antimafia e all’ANAC- Autorità nazionale anticorruzione, ha ricevuto il riconoscimento dal presidente Raffaele Cantone, che lo ha definito un ottimo lavoro e un potenziale un punto di riferimento anche per le altre Regioni italiane impegnate in questo senso.
Si tratta di un’iniziativa che riduce a 48 i 170 articoli complessivi delle norme regionali in vigore in materia di legalità e mette in campo numerose misure innovative.
In questo senso sono notevoli le norme legate a:
- gioco d’azzardo patologico,
- assistenza alle vittime degli strozzini e del racket,
- controllo sugli appalti e tutela della sicurezza sul lavoro,
- prevenzione e contrasto della corruzione,
- estensione dell’Elenco di merito a tutte le aziende, non solamente alle appartenenti al comparto edile.
Lo strumento, tuttavia, non si connota come unicamente repressivo: viene dato risalto alla promozione della cultura della legalità, al sostegno al recupero di immobili confiscati e si prevede la creazione di un osservatorio sulla criminalità.
La Regione aveva promesso una semplificazione amministrativa, concretizzata in un Testo che introduce misure innovative che irrobustiscono il contrasto alle mafie e promuovono interventi di promozione della legalità, come il riconoscimento del Rating di legalità e della Carta dei principi della Responsabilità Sociale delle imprese.
Una novità importante riguarda proprio il Rating di Legalità: la Regione, infatti, promuove in accordo con le autorità nazionali competenti, accordi per la progressiva applicazione del rating di legalità, alle imprese del territorio regionale, con fatturato inferiore a due milioni di euro (quando, ad oggi, solo le imprese con fatturato superiore ai 2 Milioni possono accedere al Rating).
Gli accordi potranno anche prevedere ambiti di collaborazione per il raccordo con gli elenchi di merito istituiti dalla Regione.