Protocollo di intesa tra l’Università Politecnica delle Marche e i Sindacati per la tutela lavoro, trasparenza e onestà
Il Protocollo di intesa tra l’Università Politecnica delle Marche e i Sindacati (nato già da prima della pandemia da Covid-19) è stato firmato in data 3 giugno 2021.
Il Protocollo, come sottolineato dal Rettore Gregori, è un: “Accordo che tutela lavoro, trasparenza e onestà”. Sviluppato in materia di appalti di lavori, servizi e forniture, con l’obiettivo di assicurare che le procedure rispettino standard etici, ambientali e di legalità.
L’Accordo, infatti, mira a consolidare e migliorare strumenti e modelli organizzativi tali da garantire il contrasto alla corruzione e alle infiltrazioni mafiose, la regolarità del lavoro, la tutela dell’occupazione e altre finalità, sia ambientali che sociali.
Il Rating di Legalità
Il possesso del Rating di Legalità spicca tra gli elementi di qualità dell’offerta. In sede di predisposizione della documentazione di gara, l’Università si impegnerà a considerare le realtà dotate di Rating di Legalità. Gli altri elementi premianti sono il rating di impresa e il possesso di certificazioni etiche, rilasciate secondo norme internazionali riconosciute.
È fondamentale che gli appalti diventino sempre più uno strumento di legalità, dal momento in cui offrono alle imprese importanti opportunità lavorative e posti di lavoro.
In questo senso, il Rating di Legalità è un’attestazione valida ad identificare l’offerente come un soggetto rispettoso di elevati standard di legalità. Grazie al punteggio, inoltre, è possibile comprenderne il grado di attenzione riposto nella corretta ed etica gestione del proprio business.
Le tutele e gli obiettivi del Protocollo verranno estesi anche alle imprese subappaltatrici.
Nei bandi di gara verrà inserita una speciale “clausola sociale”, volta a mantenere i livelli occupazionali nella salvaguardia dei rapporti di lavoro in essere, a prescindere che questa sia prevista dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di riferimento.
Le parole della CGIL
In merito, le parole di Marco Bastianelli, segretario generale CGIL Ancona: “La crescente incidenza degli appalti per servizi da parte di enti pubblici ha spesso richiesto una puntigliosa difesa di prerogative, diritti e salari di centinaia di lavoratori, che ha potuto così valersi delle tutele offerte dai protocolli firmati. Lo si è visto soprattutto in tema di “clausole sociali” e, in questo senso, l’intesa con UnivPM è di particolare soddisfazione per l’attenzione posta e per la capacità di allargare la tutela anche negli eventuali subappalti”.
Le parole di CISL
Altra fase importante prevista dal Protocollo riguarda il monitoraggio e il confronto tra le parti. Su queste Alessandro Mancinelli Ast Cisl Ancona: “potranno valutare gli aspetti connessi alla salute e sicurezza, formazione, retribuzione e contribuzione dei lavoratori in appalto. Riteniamo importante, come CISL, anche porre l’attenzione sul ruolo che la stazioni appaltanti pubbliche possono avere nella riduzione di impatto ambientale dei consumi, fermo restando l’obbligo di adesione ai Criteri Ambientali Minimi nella predisposizione dei bandi di gara.”
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