La Regione Lombardia con la Delibera di Giunta regionale n. 6402 del 23 maggio 2022 e Unioncamere Lombardia con la determina del proprio Direttore operativo n. 76 del 13 giugno 2022, hanno approvato i criteri del “Bando per l’innovazione delle filiere di economia circolare in Lombardia – edizione 2022”. I contributi sono destinati alle piccole e medie imprese lombarde volte a favorire la transizione verso l’economia circolare, la riqualificazione dei settori e delle filiere lombarde e il riposizionamento competitivo degli interi comparti rispetto ai mercati, anche in risposta delle nuove esigenze economiche ed ambientali.
Quali vantaggi per chi possiede il Rating di Legalità?
All’interno del bando, nella sezione C.2 “Istruttoria delle domande”, il possesso del Rating di Legalità risulta un elemento premiale di 2 punti in attuazione della D.G.R. del 4 febbraio 2019, n. XI/1213 “Criteri generali per l’introduzione del rating di legalità, in attuazione dell’articolo 9, c. 4 della legge regionale 19 febbraio 2014, n. 11 – Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività”.
Nell’eventualità di aggregazioni, la premialità viene attribuita se almeno un’impresa, alla data della domanda di contributo, risulta in possesso del rating di legalità.
Chi può partecipare?
Il bando è rivolto alle MPMI – micro, piccole e medie imprese – che, al momento dell’erogazione del contributo, abbiano la sede operativa in Lombardia. La partecipazione può avvenire come singola impresa o in forma aggregata composta da almeno 3 imprese rappresentati la filiera produttiva.
Le imprese che abbiamo già beneficiato del suddetto contributo a valere sulle precedenti edizioni del bando avranno la possibilità di partecipare esclusivamente in forma aggregata. All’interno delle aggregazioni potranno partecipare anche grandi aziende, Mid Cap, centri di categoria ed associazioni di categoria.
Quali sono le risorse?
Le risorse finanziarie complessive ammontano a 4,035 milioni di euro, così ripartite:
- 3 milioni di euro a carico della regione Lombardia, di cui 1.5 milioni di euro alla Direzione Generale Sviluppo Economico ed altri 1.5 milioni di euro alla Direzione Generale Ambiente e Clima;
- 1,035 milioni di euro a carico delle Camere di Commercio di Bergamo, Brescia, Como-Lecco, Cremona, Mantova, Milano – Monza Brianza- Lodi, Sondrio e Varese.
Come verranno erogate le risorse?
I beneficiari possono presentare una sola domanda per beneficiare di un contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese sostenute:
- per un investimento minimo di 40.000,00 euro ed un contributo massimo concedibile di 100.000,00 euro per i progetti presentati dalle singole imprese;
- di 120.000,00 euro per i progetti presentati dalle aggregazioni di imprese.
Per quest’ultime il contributo è ripartito in funzione dei rispettivi impegni di spesa dichiarati dalle singole imprese facenti parte dell’aggregazione.
Come partecipare?
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica tramite il sito http://webtelemaco.infocamere.it a partire dalle ore 10:00 del 20 giugno 2022 fino alle ore 16:00 del 19 settembre 2022.
Per i progetti presentati da un’aggregazione di imprese, spetta al capofila la presentazione della domanda.
Punti premiali per le società Benefit?
Il bando, al punto C.2, tratta quali siano i requisiti premiali tramite i quali le aziende possono ottenere dei punteggi maggiori, tra questi emerge «progetti presentati da società benefit di nuova costituzione o che si siano trasformate in società benefit». Le società Benefit, però, non contengono al proprio interno dei KPI che diano la possibilità di quantificare gli impatti e di controllare i meccanismi di sostenibilità. Il rischio è che, non essendo monitorata sulla base di KPI, si generino casi di greenwashing favorendo la presunzione di sostenibilità da parte di piccole e medie aziende che intraprendano una corsa al label per potersi creare un’identità attenta alla sostenibilità con il minor sforzo e costo possibile.
In contrapposizione, un elemento premiale come quello del Rating di Legalità è un ottimo mezzo per poter valutare concretamente l’attenzione alle pratiche CSR e alla sostenibilità all’interno delle aziende, attraverso un continuo monitoraggio del rispetto degli standard previsti, da parte dell’Antitrust. In caso di non rispetto dei requisiti, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) può procedere alla cancellazione del Rating di Legalità all’impresa.
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