I numeri del Rating di Legalità a dicembre 2019

I numeri del Rating di Legalità a dicembre 2019

INTRODUZIONE

Il 9 dicembre 2019 si è svolto a Roma il primo convegno “Prevenzione della corruzione e rating di legalità, d’impresa, di sostenibilità : Sfide e opportunità per le PMI italiane”, organizzato da ANAC, Assonime e Unidroit.

Il convegno ha presentato, in occasione della Giornata internazionale contro la corruzione, le forme di rating oggi utilizzate in Italia, illustrando i vantaggi legati al loro impiego anche in funzione di lotta alla corruzione, con una particolare attenzione al mondo delle piccole e medie imprese (PMI), tramite l’individuazione degli aspetti teorici e pratici da parte di istituzioni e operatori specializzati.

In materia di rating l’Italia costituisce una good practice, con una normativa all’avanguardia rispetto ad altri Paesi che prevede essenzialmente forme volontarie di rating, quali principalmente il rating di legalità, il rating d’impresa e il rating di sostenibilità.

Di seguito voglio fornirti un aggiornamento circa il tema del Rating di Legalità, a me caro dato il coinvolgimento mio e del mio staff dal 2013 su questo argomento.

 

IL RATING DI LEGALITA’  IN BREVE

Il Rating di Legalità innanzitutto è un’attestazione rilasciata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) a partire da gennaio 2013.

Il Rating riconosce alle imprese che ne fanno richiesta un punteggio che varia dal minimo di 1 a un massimo di tre stellette.

Lo strumento ha funzione premiale per le società che lo ottengono: permette infatti di ottenere vantaggi, riconosciuti dalla legge, sia nei rapporti con gli Istituti di Credito che con le Pubbliche Amministrazioni.

Il Rating è entrato come requisito premiale nel Codice Appalti ed è presente nella visura camerale.

Oltre 7.000 imprese lo hanno già richiesto e stanno usufruendo dei benefici collegati. (Scopri di più sul Rating di Legalità)

 

AGGIORNAMENTI SULLO STATO DELL’ARTE DEL RATING DI LEGALITA’

Sono ben 7.303 le aziende che hanno ottenuto il Rating di Legalità, con un incremento del 78% dal 2017 ad oggi.

 

Rating di Legalità + ratingdilegalita.it
Grafico 1 – fonte: AGCM

 

Come si può notare dal grafico 1, il 2019 ha avuto una leggera diminuzione delle nuove richieste di Rating (in blu), ma un aumento di rinnovi/incrementi dello stesso, il che significa che le agevolazioni ottenute da questa attestazione sono concrete e si ritiene utile e importante continuare ad averla aumentandone il punteggio.

La distribuzione geografica (grafico 2) delle richieste è piuttosto evidente: circa la metà di queste si trova al nord, il 29% nel sud e isole, il 20% al centro.

 

rating di legalità in italia + ratingdilegalita.it
Grafico 2 – Fonte AGCM

 

Abbiamo notato che la distribuzione rispecchia sostanzialmente le zone in cui il Rating di Legalità viene maggiormente valorizzato sia in termini di premialità nelle gare d’appalto (dove l’azienda ottiene un punteggio aggiuntivo se in possesso del Rating), sia dove vigono condizioni migliorative nell’accesso al credito bancario (gli istituti di credito per legge tengono in considerazione il Rating di Legalità nella valutazione di accesso al credito dell’impresa).

  

Inoltre, la maggior parte delle Società che lo richiedono (90%) sono Piccole e Medie Imprese con sede operativa nello Stato italiano. Da notare che il 40% del totale delle aziende richiedenti ha un fatturato compreso tra i 2 e i 5 milioni di euro.

 

distribuzione rating di legalità per fatturato
Grafico 3 – fonte: AGCM

 

A distanza di circa 6 anni dall’entrata in vigore del Rating, ecco una panoramica delle stellette ottenute dalle imprese.

Come si può notare nel grafico 4, il 64% delle aziende ha ottenuto un punteggio che varia da una stelletta (*) a una stelletta e due più (*++). Il che significa che la maggior parte delle aziende rispettano la legge, ma non sono in possesso dei requisiti volontari necessari per raggiungere le stellette aggiuntive, e quindi, vantaggi superiori.

 

stellette di rating di legalità
Grafico 4 – fonte: AGCM

 

D’altra parte, infatti, sono solo 474 (6%) le aziende che ad oggi hanno ottenuto il massimo del punteggio, ovvero 3 stelle (***) e che quindi hanno saputo realizzare e rendicontare correttamente quegli strumenti ed azioni virtuosi oltre gli obblighi di legge necessari per questo risultato.

 

tre stellette di rating di legalità
Grafico 5 – fonte: AGCM

 

 

CONCLUSIONI

A sei anni di distanza dall’entrata in vigore del Rating di Legalità, è possibile fare un ragionamento a 360° sui risultati che ha portato questa attestazione.

  • Innanzitutto, il primo aspetto positivo è la premialità che finalmente viene fornita alle aziende meritevoli. Soprattutto dopo l’inserimento del Rating di Legalità nel regolamento degli Appalti Pubblici, l’azienda viene stimolata ad operare nella legalità. Il vero aspetto innovativo riguarda però le premialità crescenti che la PA può conferire alle imprese, proporzionalmente alle stellette di Rating. In questo modo l’azienda viene stimolata ad introdurre gli strumenti virtuosi e volontari necessari per aumentare il Rating e quindi ottenere un punteggio maggiore in fase di valutazione dell’offerta, migliorando al contempo la sua organizzazione interna.
  • L’Italia si trova al 53° posto (su 180) circa la percezione della corruzione internazionale. Un risultato leggermente migliore rispetto agli anni scorsi, ma non ancora positivo. Il Rating di Legalità è un’attestazione che gode di una riconoscibilità e autorevolezza anche all’estero ed è molto utile per le aziende che hanno interlocutori stranieri, poiché essi considerano il Rating una vera e propria “certificazione” di legalità e correttezza aziendale.

 

Andrea Casadei

Ratingdilegalita.it – i professionisti del Rating di Legalità


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