Rating di legalità apprezzato dalle multinazionali

Il Rating di Legalità, istituto di garanzia emesso dall’AGCM  in concorso con l’Anac, viene apprezzato anche da Dussmann Service, multinazionale tedesca leader in Italia nel campo del “facility management”. Potrebbe aprirsi la strada per un riconoscimento del Rating anche all’estero?

  • Il ruolo dell’Agcm e dell’Anac
  • Dussman Service apprezza gli sforzi italiani

Il ruolo dell’Agcm e dell’Anac

L’Autorità Antitrust e l’Anac hanno predisposto il Rating di Legalità già a partire dal 2013, riconoscendo gratuitamente le “stellette” alle imprese responsabili e rispettose della legalità, intendendolo non come un attestato fine a se stesso ma, anzi, come uno strumento sempre più utile a connotare le imprese oneste, sostenibili e trasparenti, tanto da includerlo fra i criteri qualificanti e premiali per gli attori economici che prendono parte alle gare pubbliche di appalto.
Da subito, le due autorità hanno inteso questo strumento come un metodo di contrasto alla corruzione anche negli appalti pubblici a livello sistemico – volontà già espressa, nel dicembre 2014, dalla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa sulle attività di contrasto alla corruzione negli appalti pubblici e sui nuovi criteri per l’attribuzione del rating di Legalità alle Imprese, da parte di Raffaele Cantone e Giovanni Pitruzzella, rispettivamente presidente dell’Anac e dell’AGCM.
Il Protocollo d’Intesa prevede che l’AGCM abbia accesso alle informazioni contenute nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici e sancisce la cooperazione fra ANAC e AGCM relativamente al procedimento di attribuzione del Rating di Legalità.

Dussman Service apprezza gli sforzi italiani

E’ proprio il Rating di Legalità ed essere stato riconosciuto dalla multinazionale tedesca Dussman, che – nelle parole del CEO di Dussman Service Italia e membro del CDA Dussmann Group – lo definisce un distintivo prestigioso.  Si tratta di una preminente realtà aziendale che, l’anno scorso, ha totalizzato in Italia un consolidato di 402 milioni di euro (suddivisi in 35% ristorazione, 55% sanificazione, 10% facility e servizi di governance) costruendo il 92% del proprio fatturato grazie a clienti pubblici; è proprio questo aspetto che ha influito sulla rilevanza che Dussman attribuisce al Rating.
Ciò ha particolare valore se si considera l’introduzione del nuovo Codice degli Appalti (con gli Articoli 83, 93 e 95) nonché le agevolazioni previste per le aziende stellate sul fronte creditizio.
Il fatto che la Dussmann, una multinazionale tedesca, abbia valorizzato questo strumento,  da un riscontro positivo al nostro sistema-Paese, in cui il sistema del rating di legalità, che va espandendosi: su un totale di 583 casi chiusi nei primi quattro mesi del 2016, sono state 418 (il 71%) le attribuzioni del Rating di legalità, con un incremento rispettivamente del 124% e dell’111% rispetto al primo quadrimestre 2015.
Dall’entrata in vigore del rating nel gennaio 2013,  al 30 aprile del 2016, su 2.828 richieste pervenute all’Antitrust, sono stati chiusi 2.430 casi (86%) e altri 398 sono ancora in corso (14%).

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