All’interno dell’ultima relazione annuale pubblicata dall’Antitrust dedicata al Rating di Legalità, risultano essere più di 2.780 le imprese che hanno rinnovato o aumentato il proprio impegno nei confronti della legalità.
A conclusione dell’ottavo anno dall’introduzione del Rating di Legalità per opera dell’AGCM, risulta sempre più elevato il numero di imprese interessate all’ottenimento dell’istituto. I numeri parlano chiaro: nel 2020 sono stati portati a conclusione 4.582 procedimenti in materia di Rating di Legalità, realizzando un incremento del 12% circa rispetto ai 4.108 procedimenti conclusi nel 2019.
La Relazione annuale Antitrust 2020
Come ben illustrato nella Relazione annuale Antitrust, presentata il 29 settembre dal Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, il 2020 è stato un anno di conferma dell’importanza del Rating. Il numero di richieste ricevute annualmente è cresciuto in modo costante, dalla nascita dell’istituto sino al giorno d’oggi.
I numeri del Rating di Legalità: ottenimenti, rinnovi e incrementi
In linea di massima, il numero di imprese che hanno richiesto e conseguito il Rating di Legalità per la prima volta è rimasto stabile rispetto all’anno precedente e corrispondono a 1.680. Ammontano, invece, a 2.615 le imprese già titolari dell’istituto in precedenza, le quali hanno ottenuto ex novo il riconoscimento a seguito della scadenza dell’attestazione.
In particolare, è stato registrato un notevole aumento dei Rating rilasciati, rinnovati e maggiorati di livello a quelle aziende che già ne erano titolari, per un numero di 2.789 in totale (a confronto delle 2.304 imprese nell’anno precedente). Un dato che rappresenta più della metà delle decisioni assunte dall’AGCM nell’anno 2020.
Di contro, c’è da dire che il numero sopra citato contiene anche 113 decisioni di diniego per quanto riguarda l’attribuzione o rinnovo, e di revoca o annullamento di Rating attribuiti in precedenza. I motivi di tali decisioni provengono a seguito del ravvisato mancato possesso, da parte delle imprese, dei requisiti di cui all’articolo 2, comma 2, del Regolamento.
8.031 imprese titolari di Rating al 31/12/2020
Altro dato importante, come si evince dal grafico sottostante, è stato registrato nel periodo 2020.
Il 95% dei titolari dell’istituto di Rating ha adottato in modo volontario delle misure e delle politiche orientate verso un’etica di business responsabile, non limitandosi ad ottenere il punteggio base di una stella. Infatti, solo il 5% ha ottenuto e non variato il punteggio di una stelletta, indice di un pieno rispetto della legalità.
Le aziende che rientrano in un range di punteggio tra ★ ★ e ★ ★ ++ corrisponde al 33%, mentre il 7% delle imprese ha ottenuto il punteggio massimo di 3 stellette. La percentuale di imprese che ha raggiunto un punteggio superiore a 2 stellette è aumentata di un 3%: 40% di imprese rispetto al 37%.
Tutto ciò sta a significare che il movimento delle imprese è sempre più forte ed orientato ad introdurre e applicare principi etici in ambito aziendale, oltreché rispettare e perseguire i principi di legalità ed anticorruzione.
Fonte: Relazione annuale AGCM 2020, p. 131.
Punteggi Rating e caratteristiche imprese
La distribuzione
Dall’analisi delle caratteristiche delle imprese richiedenti il Rating di Legalità nel 2020, in riferimento alla collocazione geografica, è emerso che la maggioranza netta di queste proviene dal Nord-Italia (54%). Al secondo posto con un 28% troviamo Sud e isole e, infine, il Centro con un 18%.
Fonte: Relazione annuale AGCM 2020, p. 132.
Classe di fatturato
Per quanto riguarda il fatturato, invece, è emerso che il 40% delle aziende prese in considerazione ha realizzato un fatturato inferiore o pari a 5 milioni di euro (imprese del Sud Italia). Il valore medio del fatturato delle aziende che hanno richiesto l’attestazione di Rating nel 2020 corrisponde a: 6.640.000 euro.
Nel grafico seguente è stato evidenziato come per ogni fascia di fatturato via via più bassa nella scala, corrisponda un aumento di percentuale di imprese con punteggi non superiori a 2 stellette. Fenomeno che viene ben evidenziato a partire dalle imprese con un fratturato tra i 50-100 milioni fino ad arrivare a coloro che fatturano tra i 2 e i 5 milioni di euro.
Fonte: Relazione annuale AGCM 2020, p. 134
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